
Galleria
Raccolta fotografica documentativa dei Laboratori di Arteterapia svolti da Settembre a Dicembre 2022.
Modelli Tattili

Una delle attività che ha permesso al gruppo di immergersi più a fondo nello spirito di ricerca scientifica che Palazzo Cesi rappresenta e incarna, è stata la realizzazione dei modelli tattili.
Partendo dalla fase di raccolta delle specie botaniche, queste sono state poi impresse su delle tavole di argilla per ricavarne un calco in gesso in basso rilievo. Così facendo, dalla realizzazione al modello finale, il processo creativo è stato esperito attraverso una pluralità di sensi. Infine, le tavole di gesso sono state incorniciate e colorate con argilla rossa.
Inoltre, facendo riferimento a “L’Apiarium”, documento naturalistico e letterario conce-pito da Federico Cesi e dalla prima Accademia dei Lincei, sono stati integrati nei calchi botanici alcuni modelli dei prin-cipali insetti impollinatori.
Quest’esperienza, oltre che a rafforzare le tematiche naturalistiche del Palazzo, era volta a strutturare per il gruppo un momento di esplorazione controllata, dove ricreare la curiosità e il senso di scoperta tipici dell’indagine scientifica.
Lavori in Argilla
L’argilla è stata uno dei materiali utilizzati più apprezzati. Scolpire con l’argilla è una pratica che consente di plasmare molto facilmente e quindi di dare corpo ad immagini e pensieri, sapendo di poter sempre disfare il proprio manufatto e ricomporlo, aggiungendo o togliendo mate-riale a proprio piacimento.
Con i volti in terracotta i partecipanti hanno avuto modo di realizzare sé stessi dando forma alla propria immagine e di riflettere su come si sono rappresentati definendo quali parti apprezzavano di più e quali di meno. Il lavoro di rappre-sentazione è stato fatto sia individualmente che a coppie.
L’albero in terracotta ha rappresentato il culmine di una serie di attività sul tema delle radici e dell’identità. Inizialmente ognuno dei partecipanti ha rappresentato su carta sé stesso immaginandosi come un albero. Nella parte bassa del foglio, in corrispondenza del fusto, è stato rappresentato ciò che per ciascuno è fonte di sostegno e nutrimento, mentre nella parte alta dei rami si è dato forma a sogni o propensioni del proprio sé verso il mondo esterno.
L’opera collettiva è composta da un insieme di piccole forme in argilla, una per ogni partecipante, con l’intento di creare “il proprio pezzo di terra”: uno spazio personale in cui ognuno ha scelto di inserire ciò a cui tiene o le cose che più lo rappresentano. In un secondo momento, sono state realizzate altre formelle su cui rappresentare i simboli di Acquasparta, tra cui la lince, le api, le acque della Fonte Amerino e altri simboli che i partecipanti associavano alla loro comunità di appar-tenenza.

Libri

La creazione di uno spazio di lavoro che potesse essere terapeutico e libero dal giudizio è stato permesso anche attraverso la realizzazione di lavori pittorici, unendo alle tecniche più elementari di rappre-sentazione un significato che aiutasse a rievocare ricordi ed emozioni. Le rappre-sentazioni visive, i colori in generale, riavvicinano infatti più facilmente al proprio io interiore e alla storia personale di ognuno.
Delle tematiche scelte, la raccolta Colori Interiori è quella dove più emerge il tema dell’identità, come ad esempio nei lavori sul “Crocevia della Mia Vita”, in cui i partecipanti hanno dato una rappre-sentazione metaforica dell’incrocio di scelte e situazioni di vita in cui si ritrovano. Percorrendo il tema dell’indagine natura-listica, le stampe botaniche sono state realizzate seguendo un approccio esplora-tivo con il materiale organico raccolto: questo è stato infatti dipinto, scomposto, tracciato o sovrapposto, o ancora usato come strumento per dipingere.
Nel libro Pensieri in Forma invece sono stati raccolti tutti i lavori risultati da una serie di rappresentazioni più ragionate. Dalle ricerche artistiche sul proprio nome alle raffigurazioni delle emozioni e degli stati d’animo. Nei collage le posizioni e le relazioni degli elementi tra loro non sono casuali, ma fanno emergere dimensioni interiori molto significative e spesso nascoste. Ne sono esempi il tema del movimento in uno dei collage in contrapposizione alle problematiche di deambulazione dell’autore, oppure la rievocazione di un mondo fiabesco, i colori acidi e desaturati della solitudine contrapposti a volti e lineamenti austeri che danno voce al senso di orgoglio e dignità.
Stendardo
Lo stendardo dedicato al Palazzo e posto all’ingresso è un simulacro del senso di appartenenza ad una comunità e al tempo stesso del valore identitario che un luogo della cultura può acquisire per ciascuno dei partecipanti.
È stato realizzato a partire da un lavoro di ricerca delle parole e degli attributi che i partecipanti associavano all'idea di Casa. Da qui si è passati a formulare dei pensieri e delle immagini che rappresentassero quegli attributi, e in tutti si è trovato un terreno comune: l'idea di appartenenza ad una città, una famiglia, simbolica o reale, e l'immagine del palazzo.
